“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” – Gesù
Matteo 28:19-20
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IL BATTESIMONel Nuovo Testamento leggiamo che il battesimo non è altro che il risultato di un ordine di Gesù (Mt 28:19). Fu Gesù stesso a dare istruzioni precise su come e quando praticarlo e lo ha fatto contemporaneamente all’ordine di predicare l’Evangelo ad ogni creatura (Mr 16:16).
Già da questa relazione è possibile capire perché gli apostoli intesero il battesimo come la testimonianza dell’avvenuto cambiamento interiore, prodotto da Dio attraverso la fede in Cristo (1P 3:21).
Si tratta di un atto che il Signore stesso ha messo in diretto rapporto con l’essere suoi discepoli (Mt 28:20), per cui non è possibile essere suoi discepoli e, nello stesso tempo, rifiutare il battesimo.
Per questa ragione gli apostoli ordinarono il battesimo a tutti i credenti (At 10:48; 2:38,41). La natura del battesimo è un impegno verso Dio (1P 3:21) ed è una proclamazione pubblica e simbolica della fede in Cristo.
Se qualcuno dice di aver creduto in Gesù e rifiuta di essere battezzato, autorizza a mettere in serio dubbio la realtà della sua fede.
Quando Pietro alla Pentecoste predicò la morte, la resurrezione e la glorificazione di Gesù, la gente fu toccata nel cuore dal suo messaggio e coloro che si avvicinarono, testimoniando la loro volontà di seguire Cristo, furono battezzati.
Il battesimo, secondo il Nuovo Testamento, non è altro che un atto di ubbidienza al Signore ed una pubblica confessione della fede personale in lui, come “Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”. Attraverso il battesimo il credente s’impegna, davanti alla Chiesa e davanti al mondo, a seguire Cristo come Signore.
È dunque evidente che il peccato non è cancellato dal battesimo, ma dalla fede che attraverso esso viene testimoniata.
Il battesimo non produce quindi la nuova nascita, ma annunzia che essa è già avvenuta nella vita della persona che chiede di essere battezzata.
Nel battesimo, che è un’immersione di tutto il corpo nell’acqua, vengono riassunti simbolicamente la sostanza e il fondamento della fede cristiana: la morte dell’uomo vecchio e il suo seppellimento (simboleggiati dall’immersione) e la nascita dell’uomo nuovo per la fede in Cristo (raffigurata dall’emersione). Chi è battezzato testimonia quindi la sua morte, con Cristo, al peccato e alla sua resurrezione, sempre con Cristo, a nuova vita (Ro 6:3-11).
Quindi chi chiede e riceve il battesimo compie un atto attraverso il quale testimonia la sua fede in Cristo, il suo desiderio-impegno di essere sottomessa ad ogni suo comandamento, la sua gioia di poter essere unita alla Chiesa.
È evidente che il battesimo dei neonati non può, nella maniera più assoluta, esprimere la bellezza di tutte queste realtà spirituali. Gli apostoli praticavano, come unico principio nella forma l’immersione degli adulti che avevano in piena coscienza accettato, per la fede, la salvezza offerta per la grazia di Dio, manifestata in Cristo Gesù.
Orientarsi in modo diverso da quanto hanno insegnato gli apostoli significherebbe uscire dal campo dei princìpi della Chiesa neotestamentaria.
Come battezzare?
La parola greca “baptizo”, dalla quale viene il nostro “battezzare”, è un derivato del verbo greco “bapto” che si trova circa ottanta volte nel Nuovo Testamento e che significa: immergere, sommergere.Il credente prima di essere battezzato, deve aver creduto personalmente nel Signore Gesù. Il cristianesimo vero e puro è fede personale e non ammette terze persone che s’impegnino a garantire davanti a Dio la fede di altri.
È un fatto innegabile che, secondo la Chiesa neotestamentaria, la fede doveva precedere il battesimoLe Chiese del Nuovo Testamento, quelle fondate sull’insegnamento degli apostoli, si battezzavano e si ammettevano come membri di Chiesa soltanto coloro che confessavano di essere nati di nuovo e di avere riposto la loro fede in Cristo Gesù.
Articolo tratto da “Il Cristiano”